Vivere con un cane lo diamo troppo spesso per scontato.
Prendiamo il cucciolo o il cane adulto, dall’ allevatore, dal privato, dal rifugio ecc. Lo portiamo a casa, corriamo al negozio di animali ad acquistare il cibo, la cuccia, le ciotole, i giochini…lo portiamo dal Veterinario per farlo visitare. Lo mostriamo ai parenti, agli amici…lo portiamo in centro, a bere il caffè, a passeggio, all’area cani, a conoscere tanti “amici” (crediamo).
E un bel giorno succede che:
“Non ascolta! Tira il guinzaglio! Mi distrugge la casa! Non sa stare da solo! Litiga con tutti i cani!”
E così si cercano consigli in internet, sui social…si parla con amici, parenti…non si sa che fare. Alla fine si decide di rivolgersi a qualcuno, sì, ma a chi? “Ah, basta chiedere un po’ in giro, il primo che si trova va bene, tanto son tutti uguali”.
Trovato il Professionista però ci si chiede…”Ma come? Pensavo di fare gli esercizi, di insegnargli ad obbedire, di dargli i premietti”
Invece no! Come mai se il cane fa la cosa X che non mi piace non mi viene insegnato l’esercizio Y per non farlo?!”
Vogliamo la soluzione immediata, veloce, perché così siamo abituati.
Lo facciamo quando portiamo il cane dal veterinario (se sta male sarà lui che si occupa di guarirlo).
Lo facciamo quando lo portiamo dal toelettatore (è sporco, deve essere toelettato…lo lasciamo lì e lo andiamo a riprendere quando è pronto).
E pensiamo di farlo quando abbiamo un ‘problema’ (“ti porto dall’ addestratore così ti sistema lui in quattro e quattrotto”).
Alla base di tutto non capiamo che crescere un cane è un po’ come crescere un figlio, dipende molto da noi, è necessario dedicarci tempo, impegno, e non sono i 4 esercizi di ‘obbedienza’ a fare la differenza.
Vogliamo che i nostri figli crescano e diventino degli adulti maturi, responsabili delle loro scelte, lucidi nelle loro valutazioni e in grado di saper stare al mondo o preferiamo che crescano bravi a rispondere solo a ordini e comandi? Purtroppo una volta così si faceva…”devi obbedire e punto. Non importa il tuo sentire, non importa essere ascoltato, non importa se la pensi diversamente, non importa se provi emozioni e sentimenti. Se ti dico che questo devi fare, questo è!”.
Con i cani molti agiscono in questo modo. “Non importa se il cane che stiamo incrociando ti spaventa, ci passiamo lo stesso vicini, non importa se la sosta al bar ti mette ansia, io voglio andare a bere il caffè, non importa se le persone che entrano in giardino per te sono da tenere lontane, devi stare zitto e seduto e non abbaiare”.
Dobbiamo invece imparare a capire e vedere chi è il nostro cane, ascoltarlo. Per aiutarlo sarà necessario costruire situazioni adeguate in cui possa fare esperienze che possano servirgli per crescere. Tutto ciò comporta sicuramente fatica, cambiamenti, scendere anche a compromessi e non tutti sono disposti a certi sacrifici.
E ricordiamoci anche, che nessuno ci ordina di prendere un cane!